a cura di Vincenzo Ciruzzi*
Nell’esercizio della professione di Architetto, Ingegnere, Geometra,
Perito, ci si confronta, quasi quotidianamente, con la Pubblica
Amministrazione. Vale a dire tutti quei Servizi preposti al rilascio di
autorizzazioni, permessi e/o pareri necessari, indispensabili alla
realizzazione degli interventi che, in assenza di tali “nulla osta”,
rischierebbero di restare inutili esercitazioni progettuali.
Quando dico P.A. intendo riferirmi, in particolare, ai Servizi
Tecnici comunali, agli Uffici regionali del Genio civile, alle
Soprintendenze varie, etc. etc..
Pubblica Amministrazione che, in un meccanismo incomprensibile,
irrazionale, per non dire isterico, sempre complicato, si frappone fra
il Tecnico progettista, il Committente e l’intervento da realizzare.
Sembrerebbe che strani ed ingiustificabili meccanismi di “gelosia”
e/o di perversione, invadano la mente dei Pubblici Amministratori
preposti al controllo del “fare” edilizia; sì che, spesso, fra il
progetto e la realizzazione dello stesso, vengano interposti ostacoli,
montagne impervie da scalare, per chi è munito solo degli “attrezzi”,
spesso spuntati, della propria correttezza e serietà professionale, ma
sprovvisto, magari, di abbondanti dosi di pazienza, costanza e buona
volontà.
Si apre una “battaglia” tanto estenuante quanto incruenta; una lotta
contro un muro di gomma su cui, il più delle volte, rimbalzano le
proprie, specifiche argomentazioni, per quanto legittime e razionali
possano essere.
Se a ciò si aggiunge una cronica disorganizzazione della P.A., il bilancio dello scontro diventa disastroso!
Orbene, in questo spazio on-line, su tale argomento, si intende
aprire un tavolo di confronto a livello nazionale fra i vari
protagonisti del “fare edilizia” (Tecnici, Committenti, Amministratori);
al fine di denunciare le disfunzioni della P.A.
Il confronto potrebbe concretizzarsi anche attraverso la raccolta di
testimonianze relative ad esperienze specifiche, dirette sia negative
sia positive (queste ultime, ritengo, difficili da reperire).
Allo scopo siete invitati a postare i vostri commenti relativi ai temi proposti nei singoli articoli.
Il tutto, nell’ottica di contribuire al miglioramento sia dei servizi
sia del rapporto fra le parti in causa; non escludendo, purtroppo, che
la raccolta di tali testimonianze contribuisca, alla messa a punto di
una sorta di “stupidario” piuttosto che di un “manuale per l’uso”!
* Architetto libero professionista, Consigliere Aniai Campania